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Facebook news: rimossi 583 mln profili ‘fake’ e 837 mln di contenuti spam
"Abbiamo rimosso o etichettato come potenzialmente pericolosi circa tre milioni e mezzo di contenuti violenti nei primi tre mesi del 2018, l'86% dei quali identificati dalla nostra tecnologia prima che venissero segnalati.
Nel primo trimestre del 2018 Facebook con una news ufficiale ha dichiarato di aver disattivato circa 583 milioni di profili falsi e 837 milioni di contenuti spam. Sempre nello stesso periodo sono stati rimossi dal social network di Mark Zuckerberg 1,9 milioni di contenuti legati alla propaganda terroristica dell’Isis e gruppi affiliati. Sono alcuni dati contenuti nel primo Rapporto sull’applicazione degli Standard della comunità. Dati importanti che fotografano una forte presa di coscienza da parte di Facebook riguardo privacy e lotta ai contenuti violenti e che sono stati resi pubblici nel primo Rapporto sull’applicazione degli Standard della Comunità che si affianca al Transparency report che dal 2013 tiene conto delle richieste dei governi al social network.
Quali sono gli argomenti che sono stati trattati dal Report sull’applicazione degli Standard della comunità di Facebook news?
Il rapporto appena pubblicato riguarda sei temi principali:
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Hate speech – L’hate speech è una categoria della giurisprudenza USA (e da pochi anni anche di quella europea) che indica un genere di parole e discorsi che hanno lo scopo di esprimere odio e intolleranza verso una persona o un gruppo (razziale, etnico, religioso, di genere o orientamento sessuale). Il negazionismo, l’odio politico, l’apologia di regimi, la discriminazione etnica o basata sulle abitudini sessuali, l’odio religioso e razziale, l’attacco al diverso in ogni sua accezione, la propaganda terroristica sono i temi che vengono affrontati e che variano a seconda della tradizione del paese che legifera.
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Spam – A riguardo riportiamo ciò che dice il regolamento di Facebook: “Contattare le persone con contenuti o richieste indesiderati è considerato spam. Ciò include l’invio di messaggi di gruppo, la pubblicazione di troppi link o immagini sui diari delle persone e l’invio di richieste di amicizia a persone che non conosci”;
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Terrorismo – Per Facebook, il terrorismo è una “qualsiasi organizzazione non governativa che si impegna in atti di violenza premeditati contro persone o proprietà per intimidire una popolazione civile, un governo o un’organizzazione internazionale al fine di raggiungere un obiettivo politico, religioso o ideologico“;
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Pornografia – Per Facebook è evidente che non può mantenersi una norma rigida – che ha finito in passato per censurare opere d’arte e immagini naturali – ma al contempo vanno tenuti d’occhio i contenuti erotici espliciti per due ragioni. Dunque niente immagini di seni e glutei e genitali e niente descrizioni dettagliate di rapporti sessuali;
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Profili fake – Il profilo fake è un utente di un gruppo, di una piattaforma forum, di una chat … che falsifica la propria identità mentendo sulla propria condizione, sulle proprie competenze professionali, sulle proprie idee politiche o religiose, un utente che entra utilizzando il nickname di un altro e si spaccia per un lui/lei allo scopo di danneggiarne la reputazione o di ottenere qualche vantaggio;
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Violenza – In azienda, i moderatori hanno a che fare con circa 100 manuali che spiegano come gestire i contenuti violenti e quando attivare la censura dei post: in generale, devono essere eliminati tutti i contenuti violenti, pornografici, razzisti, che istigano all’odio o che inneggiano al terrorismo o ad altri reati.
Le news di Facebook hanno inoltre confermato le voci degli ultimi mesi rendendo pubblica la volontà di portare a 20mila il numero di revisori umani e ingegneri che affiancano l’Intelligenza Artificiale per scovare contenuti ritenuti pericolosi e rientranti nelle sei categorie sopra elencate.
“Il nostro lavoro è in continua evoluzione – ha dichiarato Alex Schultz, vicepresidente Analytics di Facebook -. In parte l’intelligenza artificiale, pur essendo promettente, è ancora molto lontana dall’essere efficace per molti contenuti che violano i nostri Standard, come nel caso dell’identificazione dei contenuti d’odio dove il contesto è molto importante”.
Intanto facebook ha anche dichiarato di aver rimosso o segnalato come “potenzialmente pericolosi” più di tre milioni di contenuti violenti SOLO primi tre mesi del 2018 e di aver inoltre cancellato due milioni e mezzo di contenuti che incitavano all’odio, 1,9 milioni di contenuti legati alla propaganda terroristica dell’Isis; e circa 21 milioni di contenuti di nudo di adulti o pornografici.
Giornalista, Fotoreporter, Copywriter, Blogger, Web Writer, Addetto Stampa per giornali, riviste, enti pubblici e blog aziendali. Provo a descrivere il loro mondo e le loro storie, le loro passioni e le loro idee. "Tutto quello che ho per difendermi è l’alfabeto; è quanto mi hanno dato al posto di un fucile" P.R.