In che cosa consiste il Metodo Montessori?
Rivoluzionario per l’epoca, il sistema pedagogico del metodo Montessori, ideato da Maria Montessori conta oggi ventimila scuole in tutto il mondo.
Gli elementi fondamentali nella pedagogia scientifica presente nel metodo Montessori sono essenzialmente tre: un ambiente preparato, studiato a misura di bambino e perfettamente funzionale al “fare da sé”, uno specifico materiale di sviluppo, strutturato e autocorrettivo, ideato dalla pedagogista per offrire al bambino la possibilità di esercitare sensi e intelletto, e un insegnante formato, in grado di accompagnare l’allievo nel percorso di crescita, osservando le sue azioni senza intromettersi o anticiparne i processi di sviluppo e supportandolo in maniera spesso indiretta. Concetti che oggi, anche se non sono stati applicati a tutti gli studenti sono conosciuti e ancora considerati attuali. Ma allora … per quale motivo quando fu codificato da Maria Montessori questo metodo fu definito rivoluzionario?
Il carattere rivoluzionario del metodo Montessori rispetto ai metodi comunemente utilizzati dagli altri pedagogisti e maestri è da ricercare sul fatto di essere basato su osservazioni scientifiche e applicato tramite insegnanti formati dalla stessa Montessori nei corsi nazionali e internazionali con i bambini di tutto il mondo. Una vera e propria scuola di pedagogia che conta oggi, in tutto il mondo, circa ventimila istituti Montessori. Una caratteristica
Quali sono le fasce di età e i livelli di sviluppo previsti dal metodo Montessori?
L’infanzia. Dalla nascita ai sei anni, l’infanzia è il periodo della creazione individuale in cui il bambino è guidato dal pensiero concreto e cerca una propria indipendenza fisica relazionandosi con l’ambiente, analizzandolo in tutte le sue parti grazie a una “mente assorbente” che si interessa soprattutto all’ordine, al movimento e al linguaggio, costruendo da sé le sue prime conoscenze. Una sorta di giocare per crescere con cui il bambino potrà acquisire le conoscenze di base necessarie alla sua crescita.
La fanciullezza. Dai sei ai dodici anni il bambino consolida e approfondisce ciò che ha appreso durante l’infanzia e si pone domande su ciò che percepisce, costruendo una propria indipendenza intellettuale. In questa fase avviene il passaggio dal pensiero concreto a quello astratto e logico.
L’adolescenza. Dai dodici ai diciotto anni il giovane si trova ad affrontare repentini cambiamenti fisici e psicologici, è concentrato su se stesso, cerca l’indipendenza emotiva, sperimenta la gestione delle proprie emozioni e si dimostra sensibile agli aspetti sociali della vita, cercando il proprio ruolo tra i coetanei. Si dedica ad attività creative, arricchisce la propria cultura sviluppando un personale pensiero critico.
La maturità. Dai diciotto ai ventiquattro anni l’uomo, ormai adulto, costruisce consapevolmente la propria spiritualità, distingue in modo conscio ciò che è giusto da ciò che non lo è e ricerca il proprio scopo nel mondo, diventando del tutto indipendente.
Come si sviluppa il metodo Montessori nel corso degli anni di studio? Cosa si studia e come sono organizzate le unità scolastiche?
Il metodo Montessori risponde ai bisogni degli studenti assecondando le caratteristiche dei quattro piani di sviluppo. Nei nidi i più piccoli imparano a prendersi cura di se stessi e dell’ambiente che li circonda attraverso attività quotidiane legate alla vita pratica, esplorando l’ambiente a livello percettivo con il materiale sensoriale a disposizione. Nella scuola primaria Montessori sono forniti strumenti di esplorazione chiari e logici, graduati nella complessità, che i bambini possono utilizzare autonomamente, appassionandosi alla conoscenza. Ai livelli superiori, per rispondere al forte bisogno di socialità proprio dell’adolescente, la scuola Montessori aggiunge alla proposta formativa un percorso di vita in comunità e di lavoro.
Chi era Maria Montessori?
Maria Montessori, oltre a essere il volto delle vecchie mille-lire italiane, fu una delle prime donne a laurearsi in medicina, era il 1896, e a intraprendere una specializzazione in psichiatria. Diede il proprio contributo in un’epoca di grande fermento pedagogico tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento: il bambino, dall’essere considerato un “vaso da riempire”, iniziava a essere percepito come il protagonista attivo della propria crescita. Maria Montessori fu anche un’attivista politica distinguendosi nella lotta per i diritti dell’infanzia e per l’emancipazione femminile.
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