Vuoi lavorare nella comunicazione e nel marketing? Scegli facoltà umanistiche, non te ne pentirai
Se sei tra coloro che nei prossimi 10 anni vorranno lavorare nella comunicazione sarà meglio che cominci a scegliere un percorso di studi umanistico

Lavorare nella comunicazione e nel marketing è il sogno di tanti. Il settore è sicuramente affollato e la competizione serratissima, ma è proprio la competizione professionale una delle leve che ci spinge ogni giorno a migliorarci. E il lavoro, per chi sceglie di formarsi seriamente, non manca mai.
Cosa studiare per lavorare nella comunicazione?
Il 24% tra manager ed esperti di comunicazione indicano le materie letterarie e umanistiche tra quelle che saranno più richieste da qui ai prossimi 10 anni. È quanto emerge dalla ricerca svolta dall’Osservatorio ExpoTraning “Il lavoro in Italia nel 2027”, che ha messo a confronto le opinioni di 500 tra manager di grandi, medie e piccole imprese, esperti IT e di comunicazione digitale, invitandoli a tracciare le linee di tendenza del mondo del lavoro da qui a 10 anni.
Si tratta della prima delle ricerche promosse nel 2017 da ExpoTraining, la più importante manifestazione in Italia sul mondo del lavoro e della formazione. La manifestazione si tiene da 12 anni alla FieraMilano e viene organizzata in collaborazione con le principali associazioni imprenditoriali e i sindacati, con la partecipazione della Regione Lombardia e di decine di enti pubblici e privati che si occupano di occupazione, lavoro, formazione.
Perché scegliere di lavorare nella comunicazione?
“La tecnologia e il web hanno reso la comunicazione alla portata di tutti, ciò di cui già oggi si sente la mancanza sono i contenuti, la capacità di scrivere, di raccontare, di rappresentare l’azienda. E quella di mettere in collegamento tra loro fatti, suggestioni, idee. Insomma, gli economisti, i tecnici e gli scienziati serviranno eccome, ed è cosa abbastanza facilmente prevedibile. Ma serviranno anche letterati, giornalisti, filosofi, psicologi, sociologi – ha dichiarato Carlo Barberis, Presidente di ExpoTraining – Negli ultimi anni si è notato un forte calo delle iscrizioni nelle facoltà umanistiche in favore di quelle scientifiche o economiche, un trend che esiste anche all’estero. Di conseguenza, il nostro panel ritiene che tra 10 anni vi possa essere una carenza di veri talenti in questi ambiti.”
Tra 5 anni il 35% delle competenze professionali attuali saranno obsolete. I dati elaborati nel corso dell’ultimo World Economic Forum 2016 tenutosi a Davos, infatti, ci raccontano di un mondo del lavoro che in cinque anni a partire da oggi verrà completamente rivoluzionato, più di un terzo delle competenze che oggi vengono considerate come importanti saranno oggetto di radicale cambiamento. L’impostazione umanistica, invece, rimane al di là delle conoscenze puntuali, che da qui a pochi anni saranno molto diverse da quelle richieste attualmente dal mercato del lavoro. Il bagaglio di conoscenze, il metodo acquisito, la capacità di plasmare la lingua sono uno strumento che fortunatamente non può che migliorare con la pratica.
Quali sono gli ambiti di attività di chi lavora nella comunicazione?
Quando si parla di comunicazione e lavoro è necessario pensare a una miriade di profili professionali spesso in relazione tra di loro. Per cominciare a mettere ordine in un settore tanto complesso quanto affascinante, però, possiamo provare a distinguere 4 principali ambiti di attività.
Editoria: attività legate al giornalismo, le quali a loro volta comprendono l’utilizzo di differenti mezzi di comunicazione (giornali, televisione, radio, blog e internet); attività editoriali (case editrici, ricerca autori, redazione, ricerca iconografica); attività industriali (presso aziende tipografiche: composizione, impaginazione, fotolito, stampa, legatura); agenzie d’informazione e uffici stampa.
Pubblicità: elaborazione dei contenuti pubblicitari, ideazione dei layout e la loro diffusione tramite l’utilizzo di diversi canali (stampa, radio, televisione, internet, affissioni).
Pubbliche relazioni: in una qualsiasi organizzazione, pubblica o privata, rappresentano le attività associate alle relazioni con l’esterno (comunicazione esterna) o alle relazioni interne tra i diversi settori aziendali, specie nelle aziende di grandi dimensioni (comunicazione interna).
Comunicazione audiovisiva: ossia la produzione discografica, multimediale e di supporti video.
Giornalista, Fotoreporter, Copywriter, Blogger, Web Writer, Addetto Stampa per giornali, riviste, enti pubblici e blog aziendali. Provo a descrivere il loro mondo e le loro storie, le loro passioni e le loro idee. "Tutto quello che ho per difendermi è l’alfabeto; è quanto mi hanno dato al posto di un fucile" P.R.
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